L'anno prossimo i "GIOVANI PER IL TEATRO" festeggeranno i loro vent'anni di commedie.
E' bellissimo poter celebrare questa ricorrenza : vent'anni sono un traguardo di tutto rispetto per un gruppo che non ha mai avuto grandi risorse finanziarie, sponsor o protettori autorevoli, ma che si è sempre retto sulle proprie gambe con tenacia, volontà, passione e molti sacrifici.
Non è facile poter comunicare a parole un'esperienza di amicizia e teatro così ricca e vitale e così piena di bei ricordi.
Sfogliando l'album della memoria, ritornano tante immagini, storie, personaggi, situazioni, frammenti di battute, come se fosse stato possibile realmente vivere molte vite supplementari in cui ciascuno poteva essere, grazie alla magia del teatro, qualcun altro diverso da se stesso.
Volendo ricordare in queste poche righe la genesi del Gruppo, che nasce ufficialmente nel 1980, bisogna risalire a tre o quattro anni più indietro quando alcuni amici molto affiatati, che già frequentavano attivamente l'oratorio e facevano parte del coro della parrocchia sotto la guida dell'amico don Natale Grassi Scalvini, allora ancora giovane seminarista, decisero di provare a mettere in scena, in occasione del Natale o del Carnevale, alcuni brevi testi sul vecchio palco del salone dell'oratorio da tempo inutilizzato.
Cominciano così le prime rappresentazioni che non avevano grandi pretese ma che erano però cariche dell'entusiasmo che caratterizza tutte le nuove esperienze.
Tra queste, oltre a delle semplici "scenette" di intrattenimento, cerano anche delle commedie di carattere favolistico: una tratta dal racconto di Dickens " Il Natale del Sig. Scruge", un'altra aveva per titolo "L'avaro, il Soldato, lo stivale e Belzebù", un'altra ancora si intitolava "la torta di ciliegie", parlando, per altro, della preistoria del gruppo.
Purtroppo i ricordi di questo periodo "mitico" sì perdono nella nebbia.
L'avventura vera e propria dei "Giovani per il teatro" comincia nel 1979 con "'l malat da la mutua", commedia tratta da un bel testo radiofonico della poetessa cremasca Marì Schiavini.
Dopo aver ottenuto il permesso dall'Autrice, viene messo a punto l'allestimento, grazie anche all'aiuto e ai preziosi consigli della cara maestra Cesira Rancati, che ha accompagnato con materna dolcezza e pazienza i primi passi di questa Compagnia.
La commedia ha il suo debutto la sera di carnevale del 1980, ottenendo moltissimi consensi.
Viene appezzata soprattutto la scelta di fare teatro dialettale, l'attualità ed il carattere tragicomico del testo nonché la bravura di Stefano nel rendere veramente credibile il protagonista di questa storia.
Moltissime (oltre 30) sono state le repliche di questa rappresentazione, portata in giro un pò per tutto il cremasco così come molti sono gli aneddoti e le vicende legate ad essa.
Nell'estate di quest'anno nasce dunque e viene battezzato il "GRUPPO GIOVANI PER IL TEATRO", a seguito di una riunione in cui vince la volontà, che potremmo chiamare "autonomistica", di alcuni componenti del gruppo che decidono di non rimanere una compagnia di carattere esclusivamente oratoriale, ma di portare le commedie ovunque venissero richieste.
Le finalità che il "Gruppo giovani per il teatro" ha sempre perseguito sono quelle innanzitutto di far avvicinare tale forma di spettacolo , alla nostra gente, di valorizzare dialetti e tradizioni locali, presentando opere mai banali, ma capaci sia di far divertire sia di procurare riflessioni sulle diverse vicende della vita.
Lunga è la lista delle commedie che hanno seguito quella prima esperienza, come pure molti sono i ricordi legati ad esse.
In occasione dei festeggiamenti di questi vent'anni insieme, sarebbe bello provare a raccontarne qualcuno nella "Festa di Compleanno" che sarà organizzata l'anno prossimo.

Nell'attesa di questa piacevole ricorrenza, arrivederci al prossimo lavoro, che verrà organizzato nel luglio 2000.