Erogazione del servizio:

E' istituita presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo - la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. La Commissione, come prevede l'art. 142 del Regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. (R.D. 6.5.1940, n. 635):

  1. dà parere sui progetti di nuovi locali di pubblico spettacolo e impianti sportivi, o di sostanziali modificazioni a quelli esistenti (c.d. parere di fattibilità);
  2. verifica le condizioni di solidità, di sicurezza e di igiene dei locali realizzati o ristrutturati (c.d. verifica dell'agibilità).

Locali di pubblico spettacolo ed impianti sportivi

Documentazione necessaria:

Il parere e la verifica vengono richiesti dal Comune ove ha sede il locale o l'impianto, competente a rilasciare la licenza di agibilità (art. 80 T.U.L.P.S.) e di esercizio (art. 68 T.U.L.P.S.), ove prevista. Le relative domande, da indirizzare pertanto al Sindaco - che provvederà ad inoltrarle alla Prefettura - U.T.G. - , - devono contenere le seguenti indicazioni:

Tipo di richiesta:

  • Esame progetto per parere preventivo di fattibilità. Specificare se si tratta di:
    • nuova realizzazione;
    • variazione allo stato attuale;
    • adeguamento alle norme vigenti;
    • integrazione a precedente progetto;
    • attuazione di precedenti prescrizioni.

Sopralluogo per verifica dell'agibilità.

  1. Tipo di attività (con riferimento al Decreto del Ministro dell'Interno 19.8.1996 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo" -, S.O. n. 149 alla G.U., S.G. n. 214 del 12.9.1996 - art. 1 per i locali di pubblico spettacolo e al Decreto 18.3.1996 "Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" -, S.O. n. 61 alla G.U., S.G. n. 85 dell'11.4.1996 - art. 1 per gli impianti sportivi).
  2. Dati relativi al proprietario (o al responsabile legale dell'attività, se l'immobile è condotto in locazione):
    • Nome e cognome;
    • data e luogo di nascita;
    • residenza;
    • recapito telefonico.
  1. Nome, cognome e recapito telefonico del progettista.
  2. Eventuali riferimenti a precedenti atti della C.P.V.L.P.S. (citare n. di protocollo e data).
  3. Elenco dei documenti tecnici allegati alla domanda.

Documentazione tecnica da allegare:

(per la costruzione o modifica di impianti sportivi, dovrà inoltre essere presentata la documentazione di cui all'art. 3 del citato D.M. 18.3.1996 e, in particolare, il parere sul progetto del C.O.N.I. ai sensi della L. 2.2.1939, n. 302).

A.     RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA'

(esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione).

B.      Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie)

La relazione deve:

      • fornire ogni utile informazione relativa al tipo di attività di spettacolo, di intrattenimento o sportiva;
      • fornire l'elenco della normativa vigente presa a riferimento dalla progettazione;
      • rendere conto dell'ubicazione del locale, con riferimento all'area prescelta, agli insediamenti ed edifici circostanti e alle attività che vi si svolgono - se in alcun modo rilevanti -, alle separazioni e comunicazioni con tali attività, alla disponibilità di accessi adeguati per eventuali mezzi di soccorso, nonché al sistema delle vie di esodo del pubblico dal locale;
      • descrivere l'articolazione planovolumetrica dell'edificio ove si svolge l'attività, precisando la sua altezza totale in gronda e la quota del piano in cui è localizzata l'attività;
      • evidenziare il rispetto dei principi generali di sicurezza, con particolare riguardo:
        1. per l'isolamento: alle caratteristiche degli elementi di separazione e compartimentazione orizzontale e verticale rispetto ad edifici o locali adiacenti, sovrastanti o sottostanti (spessore delle pareti di separazione con altri ambienti, loro resistenza al fuoco; ecc...);
        2. per le vie di esodo: alle caratteristiche geometriche e strutturali dei collegamenti orizzontali e verticali (corridoi, scale, ascensori, montacarichi, ecc....) con specificazione della loro larghezza nelle sezioni di minor ampiezza;
        3. per le strutture: alle caratteristiche della copertura e delle strutture verticali ed orizzontali, compresa la loro resistenza al fuoco; dal punto di vista statico, la relazione dovrà riportare, i principali parametri progettuali riferiti alla normativa antisismica vigente, con allegati i relativi disegni esecutivi;
        4. per i materiali di arredo e finitura: alle caratteristiche dei materiali per arredi, scene, sipari, tendaggi, schermi, poltrone, rivestimenti di pareti e pavimenti, controsoffitti, loro modalità di posa in opera e classe di reazione al fuoco.

La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a:

C.        SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.

      • IMPIANTI DI VENTILAZIONE: dovrà essere fornita l'indicazione del volume dei locali, del numero dei ricambi d'aria orari e dei metri cubi di aria esterna per persona e per ora di tali ricambi.
        Per i locali muniti di impianto di condizionamento dovrà essere fornita, in aggiunta alle precedenti informazioni, l'indicazione della temperatura e della umidità relativa.
        Per i locali già esistenti dovrà essere presentata la documentazione relativa al rispetto dell'art. 166 della citata circolare n. 16 del 1951.
      • IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, per i quali dovranno essere indicati i percorsi delle canalizzazioni, le loro dimensioni geometriche, la natura dei materiali, le portate, nonché il numero e la posizione delle serrande tagliafuoco.
      • IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI, dei quali dovranno essere fornite le caratteristiche geometriche e idrauliche, il tipo, il numero e la posizione degli idranti, dei naspi o delle testine di erogazione. Quanto al tipo di approvvigionamento, se da acquedotto cittadino dovrà essere indicata la pressione di esercizio; se da riserva idrica autonoma, dovrà essere indicata la sua localizzazione e la capacità in mc., nonché le caratteristiche della pompa o dell'elettropompa e la presenza di linee preferenziali per l'alimentazione elettrica. Dovrà essere specificata la posizione e le caratteristiche degli estintori, il loro numero totale e con riferimento alle singole categorie.
      • AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO (depositi, impianti tecnologici, gruppi elettrogeni, ecc.): per i relativi locali dovranno essere precisati:
        l'ubicazione, l'accesso, le caratteristiche geometriche, le caratteristiche delle strutture di delimitazione e compartimentazione con gli ambienti adiacenti (materiali, spessore e resistenze al fuoco), le distanze interne, le caratteristiche geometriche delle superfici di aerazione, il tipo di chiusura.

Dovranno inoltre essere specificati:

        • per le centrali di produzione calore: la potenzialità termica di ciascuna caldaia e la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile;
        • per quelle alimentate a gas metano, la descrizione del percorso della rete di adduzione, le protezioni adottate per gli attraversamenti interni, la posizione del misuratore e le caratteristiche dell'armadietto di contenimento e protezione;
        • per quelle alimentate a combustibile liquido, il tipo di combustibile, la posizione, la quota di interramento e la capacità geometrica dei serbatoi; l'altezza della soglia nel vano di accesso per la realizzazione del bacino di contenimento.
      • IMPIANTI DI RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA (fumo ed incendio), con indicazione del numero e posizione delle testine di rilevazione e delle caratteristiche dell'impianto di segnalazione.

N.B.:

12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione).

13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).

    • Elaborati grafici (da produrre in 2 copie).

Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere:

1.     Planimetria rappresentante:

a         l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica;

b         le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame;

c         la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo.

2.     Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi).

3.     Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame.

N.B.:
Gli elaborati di cui sopra dovranno consentire una rapida individuazione dell'attività e del suo isolamento rispetto ad edifici circostanti, la possibilità di avvicinamento dei mezzi di soccorso, la possibilità di evacuazione del pubblico verso "luoghi sicuri", nonché i possibili rischi per il locale di pubblico spettacolo derivanti da attività contigue.

4.     Piante, sezioni, prospetti in scala 1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico, la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore. Le sezioni dovranno indicare l'altezza in gronda dell'edificio rispetto al piano percorribile dai mezzi di soccorso e le quote dei singoli piani, nonché l'altezza libera interna di ciascun piano.

5. Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:

  1. l'indicazione delle caratteristiche degli elementi strutturali, di separazione e di compartimentazione (orizzontali e verticali), tipo di materiali, spessore e loro resistenza al fuoco ("REI");
  2. le caratteristiche degli elementi di chiusura dei vani di collegamento interno degli ingressi e delle uscite di sicurezza: materiale costituente, senso di apertura, tenuta o resistenza al fuoco, tipo di congegno di autochiusura, dotazione di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta;
  3. l'individuazione grafica delle vie di esodo, delle scale, delle uscite di sicurezza, dei corridoi, con l'indicazione della larghezza trasversale nelle sezioni di minore ampiezza ("moduli");
  4. le caratteristiche geometriche (quote e dimensioni) dei "luoghi sicuri" (terrazze, cortili, ecc.);
  5. la posizione e le dimensioni delle superfici di aerazione e di scarico dei fumi e del calore;
  6. la posizione, l'ubicazione ed il tipo di presidi antincendio fissi, automatici o manuali;
  7. la localizzazione e le capacità della riserva idrica e delle sostanze estinguenti;
  8. la posizione e le caratteristiche degli estintori;
  9. la localizzazione degli elementi degli impianti di rilevazione e di allarme;
  10. la posizione dei punti luce di emergenza;
  11. la posizione dell'interruttore generale di corrente.

6. Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:

  1. il percorso della rete di distribuzione dei combustibili liquidi o gassosi e la posizione del misuratore del gas;
  2. la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile, liquido o gassoso;
  3. il percorso delle canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione e la posizione delle serrande tagliafuoco;
  4. la posizione dei serbatoi, fuori terra od interrati (per questi ultimi dovrà essere indicata la profondità d'interramento rispetto alla generatrice superiore).

7.     Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:

  1. l'altezza e la superficie in pianta, le dimensioni orizzontali e verticali interne, la dimensione d'ingombro degli impianti e la loro distanza dalle pareti, la posizione e caratteristiche geometriche delle aperture di aerazione;
  2. le caratteristiche delle strutture verticali od orizzontali, spessore e resistenza al fuoco;
  3. le caratteristiche degli elementi di chiusura (dimensioni, tenuta e resistenza al fuoco, sistemi di chiusura o autochiusura, presenza di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta).

8.     Eventuale documentazione illustrativa o fotografica.

N.B.:
I progetti di ristrutturazione, di trasformazione o di adeguamento alle norme che prevedono:

a.           variazione di altezza, di superficie o di volume;

b.          modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione;

c.           modifiche distributive o di destinazione;

devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".

    • Progetto dell'impianto elettrico (1 copia)

1.     Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G.

2.     La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico.

3.     In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere:

4      relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica:

5         la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

6         la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori;

7         i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici;

8         i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

9         le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..

        1. schemi elettrici. In particolare sono richiesti, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • schema elettrico generale (preferibilmente schema a blocchi o schema unifilare), conforme all'art. 2.2.2 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione delle apparecchiature e componenti elettriche (quali quadri, apparecchiature, apparecchi illuminanti, prese) e il percorso delle condutture, conformi all'art. 2.2.11 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione degli utilizzatori elettrici di sicurezza e di emergenza e il percorso delle relative condutture;
          • schemi dei quadri elettrici, conformi all'art. 2.210 della guida CEI 0-2.
        2. tabelle e calcoli dimensionali. In particolare sono richieste, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • tabelle delle potenze installate, potenze assorbite e relativi dimensionamenti, conformi all'art. 2.4 della guida CEI 0-2;
          • tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni, conformi all'art. 2.2.5 della guida CEI 0-2;
          • elenco dei componenti elettrici e delle condutture elettriche, conformi agli artt. 2.2.6 e 2.2.7 della guida CEI 0-2, con le relative specifiche tecniche conformi all'art. 2.2.8 della guida CEI 0-2;
          • disegni illustranti le caratteristiche dell'impianto ed elaborati descrittivi e grafici di definizione delle modalità di installazione dell'impianto elettrico, conformi all'art. 2.2.12 della guida CEI 0-2.

3.     In caso di modifica o ampliamenti di impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto degli interventi).
Infine dovrà essere verificata accuratamente la compatibilità delle nuove parti di impianto con l'impianto preesistente.

  1. RICHIESTA DI VERIFICA DELL'AGIBILITA' (sopralluogo a fine lavori)

Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo.

Alla richiesta dovranno essere allegati:

§         Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con timbro dell'Ufficio Spettacolo della Prefettura di Firenze e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).

    • Impianti elettrici: collaudi

1.     Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze.

2.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

3.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

Si ricorda che il codice deontologico richiede che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica, riparazione e manutenzione degli impianti.
Pertanto, il professionista incaricato del collaudo dovrà dichiarare esplicitamente nel verbale di collaudo di non aver partecipato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, direzione lavori ecc. dell'impianto oggetto di collaudo.

    • Verifiche strutturali delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.

1.     Verbali di collaudo, redatti da tecnico abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate, torri faro, scale, parapetti, ecc.).
I valori dei relativi carichi e sovraccarichi dovranno risultare conformi a quanto previsto dai decreti del Ministro dei Lavori Pubblici 9.1.1996 e 16.1.1996 (in S.O. n. 19 alla G.U., S.G., n. 29 del 5.2.1996);

2.     Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.

    • Certificazioni (rilasciate da enti, laboratori, professionisti autorizzati).

1.     Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A);

2.     Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B);

3.     Calcolo del carico di fuoco;

4.     Verbale di prova a pressione dei serbatoi;

5.     Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas;

6.     Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza;

7.     Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio.

Normativa di riferimento:

  • Circolare del Ministero dell'Interno n. 16 del 15.2.1951 e successive modificazioni e integrazioni.
  • Decreto del Ministro dell'Interno 19.8.1996 (in S.O. N.149 alla G.U., S.G. N.214 del 12.9.1996) per locali di pubblico spettacolo.
  • Decreto del Ministro dell'Interno 18.3.1996 (in S.O. N.61 alla G.U., S.G. N.85 dell'11.4.1996) per gli impianti sportivi.
  • Decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali 20.5.1992, n. 559 (in G.U., S.G., N. 52 del 4.3.1993) per mostre ed esposizioni in edifici storici e artistici.
PARTICOLARI MANIFESTAZIONI:

MOSTRE, ESPOSIZIONI TEMPORANEE E SPETTACOLI IN EDIFICI NON AVENTI LE CARATTERISTICHE TIPICHE DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO (scuole, capannoni industriali, esercizi commerciali, ecc.):

Erogazione del servizio:

In questi casi, la Commissione, tramite il Comune e su richiesta del proprietario dell'immobile o di chi ne abbia la disponibilità non occasionale, fornisce un parere di fattibilità e conseguentemente verifica, con sopralluogo, l'agibilità della struttura con riferimento a un dato allestimento.

Documentazione necessaria:

RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA'

(esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione).

§         Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie)

La relazione deve:

      • fornire ogni utile informazione relativa al tipo di attività di spettacolo, di intrattenimento o sportiva;
      • fornire l'elenco della normativa vigente presa a riferimento dalla progettazione;
      • rendere conto dell'ubicazione del locale, con riferimento all'area prescelta, agli insediamenti ed edifici circostanti e alle attività che vi si svolgono - se in alcun modo rilevanti -, alle separazioni e comunicazioni con tali attività, alla disponibilità di accessi adeguati per eventuali mezzi di soccorso, nonché al sistema delle vie di esodo del pubblico dal locale;
      • descrivere l'articolazione planovolumetrica dell'edificio ove si svolge l'attività, precisando la sua altezza totale in gronda e la quota del piano in cui è localizzata l'attività;
      • evidenziare il rispetto dei principi generali di sicurezza, con particolare riguardo:
        1. per l'isolamento: alle caratteristiche degli elementi di separazione e compartimentazione orizzontale e verticale rispetto ad edifici o locali adiacenti, sovrastanti o sottostanti (spessore delle pareti di separazione con altri ambienti, loro resistenza al fuoco; ecc...);
        2. per le vie di esodo: alle caratteristiche geometriche e strutturali dei collegamenti orizzontali e verticali (corridoi, scale, ascensori, montacarichi, ecc....) con specificazione della loro larghezza nelle sezioni di minor ampiezza;
        3. per le strutture: alle caratteristiche della copertura e delle strutture verticali ed orizzontali, compresa la loro resistenza al fuoco; dal punto di vista statico, la relazione dovrà riportare, i principali parametri progettuali riferiti alla normativa antisismica vigente, con allegati i relativi disegni esecutivi;
        4. per i materiali di arredo e finitura: alle caratteristiche dei materiali per arredi, scene, sipari, tendaggi, schermi, poltrone, rivestimenti di pareti e pavimenti, controsoffitti, loro modalità di posa in opera e classe di reazione al fuoco.

La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a:

§         SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.

      • IMPIANTI DI VENTILAZIONE: dovrà essere fornita l'indicazione del volume dei locali, del numero dei ricambi d'aria orari e dei metri cubi di aria esterna per persona e per ora di tali ricambi.
        Per i locali muniti di impianto di condizionamento dovrà essere fornita, in aggiunta alle precedenti informazioni, l'indicazione della temperatura e della umidità relativa.
        Per i locali già esistenti dovrà essere presentata la documentazione relativa al rispetto dell'art. 166 della citata circolare n. 16 del 1951.
      • IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, per i quali dovranno essere indicati i percorsi delle canalizzazioni, le loro dimensioni geometriche, la natura dei materiali, le portate, nonché il numero e la posizione delle serrande tagliafuoco.
      • IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI, dei quali dovranno essere fornite le caratteristiche geometriche e idrauliche, il tipo, il numero e la posizione degli idranti, dei naspi o delle testine di erogazione. Quanto al tipo di approvvigionamento, se da acquedotto cittadino dovrà essere indicata la pressione di esercizio; se da riserva idrica autonoma, dovrà essere indicata la sua localizzazione e la capacità in mc., nonché le caratteristiche della pompa o dell'elettropompa e la presenza di linee preferenziali per l'alimentazione elettrica. Dovrà essere specificata la posizione e le caratteristiche degli estintori, il loro numero totale e con riferimento alle singole categorie.
      • AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO (depositi, impianti tecnologici, gruppi elettrogeni, ecc.): per i relativi locali dovranno essere precisati:
        l'ubicazione, l'accesso, le caratteristiche geometriche, le caratteristiche delle strutture di delimitazione e compartimentazione con gli ambienti adiacenti (materiali, spessore e resistenze al fuoco), le distanze interne, le caratteristiche geometriche delle superfici di aerazione, il tipo di chiusura.

Dovranno inoltre essere specificati:

        • per le centrali di produzione calore: la potenzialità termica di ciascuna caldaia e la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile;
        • per quelle alimentate a gas metano, la descrizione del percorso della rete di adduzione, le protezioni adottate per gli attraversamenti interni, la posizione del misuratore e le caratteristiche dell'armadietto di contenimento e protezione;
        • per quelle alimentate a combustibile liquido, il tipo di combustibile, la posizione, la quota di interramento e la capacità geometrica dei serbatoi; l'altezza della soglia nel vano di accesso per la realizzazione del bacino di contenimento.
      • IMPIANTI DI RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA (fumo ed incendio), con indicazione del numero e posizione delle testine di rilevazione e delle caratteristiche dell'impianto di segnalazione.

N.B.:

12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione).

13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).

    • Elaborati grafici (da produrre in 2 copie).

Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere:

1.     Planimetria rappresentante:

§         l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica;

§         le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame;

§         la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo.

2.     Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi).

3.     Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame.

N.B.:
Gli elaborati di cui sopra dovranno consentire una rapida individuazione dell'attività e del suo isolamento rispetto ad edifici circostanti, la possibilità di avvicinamento dei mezzi di soccorso, la possibilità di evacuazione del pubblico verso "luoghi sicuri", nonché i possibili rischi per il locale di pubblico spettacolo derivanti da attività contigue.

4.     Piante, sezioni, prospetti in scala 1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico, la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore.
Le sezioni dovranno indicare l'altezza in gronda dell'edificio rispetto al piano percorribile dai mezzi di soccorso e le quote dei singoli piani, nonché l'altezza libera interna di ciascun piano.

Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:

  1. l'indicazione delle caratteristiche degli elementi strutturali, di separazione e di compartimentazione (orizzontali e verticali), tipo di materiali, spessore e loro resistenza al fuoco ("REI");
  2. le caratteristiche degli elementi di chiusura dei vani di collegamento interno degli ingressi e delle uscite di sicurezza: materiale costituente, senso di apertura, tenuta o resistenza al fuoco, tipo di congegno di autochiusura, dotazione di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta;
  3. l'individuazione grafica delle vie di esodo, delle scale, delle uscite di sicurezza, dei corridoi, con l'indicazione della larghezza trasversale nelle sezioni di minore ampiezza ("moduli");
  4. le caratteristiche geometriche (quote e dimensioni) dei "luoghi sicuri" (terrazze, cortili, ecc.);
  5. la posizione e le dimensioni delle superfici di aerazione e di scarico dei fumi e del calore;
  6. la posizione, l'ubicazione ed il tipo di presidi antincendio fissi, automatici o manuali;
  7. la localizzazione e le capacità della riserva idrica e delle sostanze estinguenti;
  8. la posizione e le caratteristiche degli estintori;
  9. la localizzazione degli elementi degli impianti di rilevazione e di allarme;
  10. la posizione dei punti luce di emergenza;
  11. la posizione dell'interruttore generale di corrente.

Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:

12. il percorso della rete di distribuzione dei combustibili liquidi o gassosi e la posizione del misuratore del gas;
13. la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile, liquido o gassoso;
14. il percorso delle canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione e la posizione delle serrande tagliafuoco;
15. la posizione dei serbatoi, fuori terra od interrati (per questi ultimi dovrà essere indicata la profondità d'interramento rispetto alla generatrice superiore).

5.     Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:

  1. l'altezza e la superficie in pianta, le dimensioni orizzontali e verticali interne, la dimensione d'ingombro degli impianti e la loro distanza dalle pareti, la posizione e caratteristiche geometriche delle aperture di aerazione;
  2. le caratteristiche delle strutture verticali od orizzontali, spessore e resistenza al fuoco;
  3. le caratteristiche degli elementi di chiusura (dimensioni, tenuta e resistenza al fuoco, sistemi di chiusura o autochiusura, presenza di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta).

6.     Eventuale documentazione illustrativa o fotografica.

N.B.:
I progetti di ristrutturazione, di trasformazione o di adeguamento alle norme che prevedono:

a.           variazione di altezza, di superficie o di volume;

b.          modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione;

c.           modifiche distributive o di destinazione;

devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".

    • Progetto dell'impianto elettrico (1 copia)

1.     Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G.

2.     La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico.

3.     In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere:

§ relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica:

§         la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

§         la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori;

§         i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici;

§         i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

§         le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..

        1. schemi elettrici. In particolare sono richiesti, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • schema elettrico generale (preferibilmente schema a blocchi o schema unifilare), conforme all'art. 2.2.2 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione delle apparecchiature e componenti elettriche (quali quadri, apparecchiature, apparecchi illuminanti, prese) e il percorso delle condutture, conformi all'art. 2.2.11 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione degli utilizzatori elettrici di sicurezza e di emergenza e il percorso delle relative condutture;
          • schemi dei quadri elettrici, conformi all'art. 2.210 della guida CEI 0-2.
        2. tabelle e calcoli dimensionali. In particolare sono richieste, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • tabelle delle potenze installate, potenze assorbite e relativi dimensionamenti, conformi all'art. 2.4 della guida CEI 0-2;
          • tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni, conformi all'art. 2.2.5 della guida CEI 0-2;
          • elenco dei componenti elettrici e delle condutture elettriche, conformi agli artt. 2.2.6 e 2.2.7 della guida CEI 0-2, con le relative specifiche tecniche conformi all'art. 2.2.8 della guida CEI 0-2;
          • disegni illustranti le caratteristiche dell'impianto ed elaborati descrittivi e grafici di definizione delle modalità di installazione dell'impianto elettrico, conformi all'art. 2.2.12 della guida CEI 0-2.

3.     In caso di modifica o ampliamenti di impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto degli interventi).
Infine dovrà essere verificata accuratamente la compatibilità delle nuove parti di impianto con l'impianto preesistente.

RICHIESTA DI VERIFICA DELL'AGIBILITA' (sopralluogo a fine lavori)

Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo.

Alla richiesta dovranno essere allegati:

§         Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con il timbro della Prefettura e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).

    • Impianti elettrici: collaudi

1.     Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze.

2.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

3.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

Si ricorda che il codice deontologico richiede che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica, riparazione e manutenzione degli impianti.
Pertanto, il professionista incaricato del collaudo dovrà dichiarare esplicitamente nel verbale di collaudo di non aver partecipato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, direzione lavori ecc. dell'impianto oggetto di collaudo.

    • Verifiche strutturali delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.

1.     Verbali di collaudo, redatti da tecnico abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate, torri faro, scale, parapetti, ecc.).
I valori dei relativi carichi e sovraccarichi dovranno risultare conformi a quanto previsto dai decreti del Ministro dei Lavori Pubblici 9.1.1996 e 16.1.1996 (in S.O. n. 19 alla G.U., S.G., n. 29 del 5.2.1996);

2.     Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.

    • Certificazioni (rilasciate da enti, laboratori, professionisti autorizzati).

0.     Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A);

1.     Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B);

2.     Calcolo del carico di fuoco;

3.     Verbale di prova a pressione dei serbatoi;

4.     Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas;

5.     Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza;

6.     Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio.

Relativamente all'impianto elettrico, dovranno inoltre essere forniti:

    • Per il parere di fattibilità:
      1. verbale di collaudo dell'impianto elettrico fisso della struttura;
      2. progetto dell'impianto elettrico temporaneo.
    • Per la verifica dell'agibilità:
      1. collaudo dell'impianto elettrico temporaneo;
      2. dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico temporaneo con gli allegati di legge;
      3. dichiarazione in merito alla compatibilità dell'impianto elettrico temporaneo allestito con quello fisso.

 

MOSTRE ED ESPOSIZIONI IN EDIFICI STORICI E ARTISTICI.

Erogazione del servizio:

In questi casi, la Commissione, tramite il Comune e su richiesta del proprietario dell'immobile o di chi ne abbia la disponibilità non occasionale, fornisce un parere e verifica con sopralluogo la possibilità di effettuazione di iniziative quali quelle sopra indicate in edifici pubblici e privati soggetti ai vincoli di cui alle leggi 1.6.1939, n. 1089 e 29.6.1939, n. 1497.

Documentazione necessaria:

Se l'allestimento è soltanto temporaneo, valgono le verifiche di seguito indicate:

RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA'

(esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione).

§         Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie)

La relazione deve:

      • fornire ogni utile informazione relativa al tipo di attività di spettacolo, di intrattenimento o sportiva;
      • fornire l'elenco della normativa vigente presa a riferimento dalla progettazione;
      • rendere conto dell'ubicazione del locale, con riferimento all'area prescelta, agli insediamenti ed edifici circostanti e alle attività che vi si svolgono - se in alcun modo rilevanti -, alle separazioni e comunicazioni con tali attività, alla disponibilità di accessi adeguati per eventuali mezzi di soccorso, nonché al sistema delle vie di esodo del pubblico dal locale;
      • descrivere l'articolazione planovolumetrica dell'edificio ove si svolge l'attività, precisando la sua altezza totale in gronda e la quota del piano in cui è localizzata l'attività;
      • evidenziare il rispetto dei principi generali di sicurezza, con particolare riguardo:
        1. per l'isolamento: alle caratteristiche degli elementi di separazione e compartimentazione orizzontale e verticale rispetto ad edifici o locali adiacenti, sovrastanti o sottostanti (spessore delle pareti di separazione con altri ambienti, loro resistenza al fuoco; ecc...);
        2. per le vie di esodo: alle caratteristiche geometriche e strutturali dei collegamenti orizzontali e verticali (corridoi, scale, ascensori, montacarichi, ecc....) con specificazione della loro larghezza nelle sezioni di minor ampiezza;
        3. per le strutture: alle caratteristiche della copertura e delle strutture verticali ed orizzontali, compresa la loro resistenza al fuoco; dal punto di vista statico, la relazione dovrà riportare, i principali parametri progettuali riferiti alla normativa antisismica vigente, con allegati i relativi disegni esecutivi;
        4. per i materiali di arredo e finitura: alle caratteristiche dei materiali per arredi, scene, sipari, tendaggi, schermi, poltrone, rivestimenti di pareti e pavimenti, controsoffitti, loro modalità di posa in opera e classe di reazione al fuoco.

La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a:

§         SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.

      • IMPIANTI DI VENTILAZIONE: dovrà essere fornita l'indicazione del volume dei locali, del numero dei ricambi d'aria orari e dei metri cubi di aria esterna per persona e per ora di tali ricambi.
        Per i locali muniti di impianto di condizionamento dovrà essere fornita, in aggiunta alle precedenti informazioni, l'indicazione della temperatura e della umidità relativa.
        Per i locali già esistenti dovrà essere presentata la documentazione relativa al rispetto dell'art. 166 della citata circolare n. 16 del 1951.
      • IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, per i quali dovranno essere indicati i percorsi delle canalizzazioni, le loro dimensioni geometriche, la natura dei materiali, le portate, nonché il numero e la posizione delle serrande tagliafuoco.
      • IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI, dei quali dovranno essere fornite le caratteristiche geometriche e idrauliche, il tipo, il numero e la posizione degli idranti, dei naspi o delle testine di erogazione. Quanto al tipo di approvvigionamento, se da acquedotto cittadino dovrà essere indicata la pressione di esercizio; se da riserva idrica autonoma, dovrà essere indicata la sua localizzazione e la capacità in mc., nonché le caratteristiche della pompa o dell'elettropompa e la presenza di linee preferenziali per l'alimentazione elettrica. Dovrà essere specificata la posizione e le caratteristiche degli estintori, il loro numero totale e con riferimento alle singole categorie.
      • AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO (depositi, impianti tecnologici, gruppi elettrogeni, ecc.): per i relativi locali dovranno essere precisati:
        l'ubicazione, l'accesso, le caratteristiche geometriche, le caratteristiche delle strutture di delimitazione e compartimentazione con gli ambienti adiacenti (materiali, spessore e resistenze al fuoco), le distanze interne, le caratteristiche geometriche delle superfici di aerazione, il tipo di chiusura.

Dovranno inoltre essere specificati:

        • per le centrali di produzione calore: la potenzialità termica di ciascuna caldaia e la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile;
        • per quelle alimentate a gas metano, la descrizione del percorso della rete di adduzione, le protezioni adottate per gli attraversamenti interni, la posizione del misuratore e le caratteristiche dell'armadietto di contenimento e protezione;
        • per quelle alimentate a combustibile liquido, il tipo di combustibile, la posizione, la quota di interramento e la capacità geometrica dei serbatoi; l'altezza della soglia nel vano di accesso per la realizzazione del bacino di contenimento.
      • IMPIANTI DI RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA (fumo ed incendio), con indicazione del numero e posizione delle testine di rilevazione e delle caratteristiche dell'impianto di segnalazione.

N.B.:

12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione).

13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).

    • Elaborati grafici (da produrre in 2 copie).

Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere:

1.     Planimetria rappresentante:

§         l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica;

§         le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame;

§         la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo.

1.     Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi).

2.     Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame.

N.B.:
Gli elaborati di cui sopra dovranno consentire una rapida individuazione dell'attività e del suo isolamento rispetto ad edifici circostanti, la possibilità di avvicinamento dei mezzi di soccorso, la possibilità di evacuazione del pubblico verso "luoghi sicuri", nonché i possibili rischi per il locale di pubblico spettacolo derivanti da attività contigue.

3.     Piante, sezioni, prospetti in scala 1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico, la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore.
Le sezioni dovranno indicare l'altezza in gronda dell'edificio rispetto al piano percorribile dai mezzi di soccorso e le quote dei singoli piani, nonché l'altezza libera interna di ciascun piano.

Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:

        1. l'indicazione delle caratteristiche degli elementi strutturali, di separazione e di compartimentazione (orizzontali e verticali), tipo di materiali, spessore e loro resistenza al fuoco ("REI");
        2. le caratteristiche degli elementi di chiusura dei vani di collegamento interno degli ingressi e delle uscite di sicurezza: materiale costituente, senso di apertura, tenuta o resistenza al fuoco, tipo di congegno di autochiusura, dotazione di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta;
        3. l'individuazione grafica delle vie di esodo, delle scale, delle uscite di sicurezza, dei corridoi, con l'indicazione della larghezza trasversale nelle sezioni di minore ampiezza ("moduli");
        4. le caratteristiche geometriche (quote e dimensioni) dei "luoghi sicuri" (terrazze, cortili, ecc.);
        5. la posizione e le dimensioni delle superfici di aerazione e di scarico dei fumi e del calore;
        6. la posizione, l'ubicazione ed il tipo di presidi antincendio fissi, automatici o manuali;
        7. la localizzazione e le capacità della riserva idrica e delle sostanze estinguenti;
        8. la posizione e le caratteristiche degli estintori;
        9. la localizzazione degli elementi degli impianti di rilevazione e di allarme;
        10. la posizione dei punti luce di emergenza;
        11. la posizione dell'interruttore generale di corrente.

Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:

        1. il percorso della rete di distribuzione dei combustibili liquidi o gassosi e la posizione del misuratore del gas;
        2. la posizione della saracinesca di rapida chiusura del flusso del combustibile, liquido o gassoso;
        3. il percorso delle canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione e la posizione delle serrande tagliafuoco;
        4. la posizione dei serbatoi, fuori terra od interrati (per questi ultimi dovrà essere indicata la profondità d'interramento rispetto alla generatrice superiore).

4.     Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:

        1. l'altezza e la superficie in pianta, le dimensioni orizzontali e verticali interne, la dimensione d'ingombro degli impianti e la loro distanza dalle pareti, la posizione e caratteristiche geometriche delle aperture di aerazione;
        2. le caratteristiche delle strutture verticali od orizzontali, spessore e resistenza al fuoco;
        3. le caratteristiche degli elementi di chiusura (dimensioni, tenuta e resistenza al fuoco, sistemi di chiusura o autochiusura, presenza di maniglioni antipanico per l'apertura a spinta).

5.     Eventuale documentazione illustrativa o fotografica.

N.B.:
I progetti di ristrutturazione, di trasformazione o di adeguamento alle norme che prevedono:

a.           variazione di altezza, di superficie o di volume;

b.          modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione;

c.           modifiche distributive o di destinazione;

devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".

    • Progetto dell'impianto elettrico (1 copia)

1.     Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G.

2.     La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico.

3.     In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere:

1.      relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica:

§         la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

§         la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori;

§         i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici;

§         i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza;

§         le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..

        1. schemi elettrici. In particolare sono richiesti, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • schema elettrico generale (preferibilmente schema a blocchi o schema unifilare), conforme all'art. 2.2.2 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione delle apparecchiature e componenti elettriche (quali quadri, apparecchiature, apparecchi illuminanti, prese) e il percorso delle condutture, conformi all'art. 2.2.11 della guida CEI 0-2;
          • disegno planimetrico, di norma in scala 1:50, indicante l'ubicazione degli utilizzatori elettrici di sicurezza e di emergenza e il percorso delle relative condutture;
          • schemi dei quadri elettrici, conformi all'art. 2.210 della guida CEI 0-2.
        2. tabelle e calcoli dimensionali. In particolare sono richieste, in conformità alle vigenti norme di buona tecnica:
          • tabelle delle potenze installate, potenze assorbite e relativi dimensionamenti, conformi all'art. 2.4 della guida CEI 0-2;
          • tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni, conformi all'art. 2.2.5 della guida CEI 0-2;
          • elenco dei componenti elettrici e delle condutture elettriche, conformi agli artt. 2.2.6 e 2.2.7 della guida CEI 0-2, con le relative specifiche tecniche conformi all'art. 2.2.8 della guida CEI 0-2;
          • disegni illustranti le caratteristiche dell'impianto ed elaborati descrittivi e grafici di definizione delle modalità di installazione dell'impianto elettrico, conformi all'art. 2.2.12 della guida CEI 0-2.

3.     In caso di modifica o ampliamenti di impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto degli interventi). Infine dovrà essere verificata accuratamente la compatibilità delle nuove parti di impianto con l'impianto preesistente.

RICHIESTA DI VERIFICA DELL'AGIBILITA' (sopralluogo a fine lavori)

Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo.

Alla richiesta dovranno essere allegati:

§         Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con timbro della Prefettura e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).

    • Impianti elettrici: collaudi

1.     Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze.

2.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

3.     Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente.

Si ricorda che il codice deontologico richiede che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica, riparazione e manutenzione degli impianti.
Pertanto, il professionista incaricato del collaudo dovrà dichiarare esplicitamente nel verbale di collaudo di non aver partecipato in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, direzione lavori ecc. dell'impianto oggetto di collaudo.

    • Verifiche strutturali delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.

1.     Verbali di collaudo, redatti da tecnico abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate, torri faro, scale, parapetti, ecc.).
I valori dei relativi carichi e sovraccarichi dovranno risultare conformi a quanto previsto dai decreti del Ministro dei Lavori Pubblici 9.1.1996 e 16.1.1996 (in S.O. n. 19 alla G.U., S.G., n. 29 del 5.2.1996);

2.     Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.

    • Certificazioni (rilasciate da enti, laboratori, professionisti autorizzati).

1.     Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A);

2.     Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B);

3.     Calcolo del carico di fuoco;

4.     Verbale di prova a pressione dei serbatoi;

5.     Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas;

6.     Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza;

7.     Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio.

In ogni caso, la documentazione tecnica dovrà essere redatta con specifico riferimento a quanto previsto dal decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali 20.5.1992, n. 559 (in G.U., S.G., n. 52 del 4.3.1993).

In particolare, dovrà essere preventivamente acquisito il nulla-osta della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici e prodotta una nota della stessa Soprintendenza che accerta, ai sensi dell'art. 13 del citato decreto ministeriale, la superficie complessiva dell'area dell'edificio destinata all'iniziativa.


 

MANIFESTAZIONI VARIE ALL'APERTO (in particolare, concerti):

Documentazione necessaria:

La documentazione da presentare per il parere di fattibilità dovrà rendere conto:

1.     della delimitazione dell'area destinata all'iniziativa;

2.     delle strutture progettate per lo stazionamento del pubblico e per l'esibizione degli artisti.

In sede di sopralluogo di verifica dell'agibilità dovrà essere resa disponibile, oltre alla documentazione sopra elencata relativa agli impianti elettrici, una certificazione di corretto montaggio di tutte le strutture allestite (per il pubblico e per gli artisti), redatta da professionista abilitato, corredata del relativo collaudo statico.