Erogazione del servizio: E' istituita presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo - la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. La Commissione, come prevede l'art. 142 del Regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. (R.D. 6.5.1940, n. 635):
Locali di pubblico spettacolo ed impianti sportivi Documentazione necessaria: Il parere e la verifica vengono richiesti dal Comune ove ha sede il locale o l'impianto, competente a rilasciare la licenza di agibilità (art. 80 T.U.L.P.S.) e di esercizio (art. 68 T.U.L.P.S.), ove prevista. Le relative domande, da indirizzare pertanto al Sindaco - che provvederà ad inoltrarle alla Prefettura - U.T.G. - , - devono contenere le seguenti indicazioni: Tipo di richiesta:
Sopralluogo per verifica dell'agibilità.
Documentazione tecnica da allegare: (per la costruzione o modifica di impianti sportivi, dovrà inoltre essere presentata la documentazione di cui all'art. 3 del citato D.M. 18.3.1996 e, in particolare, il parere sul progetto del C.O.N.I. ai sensi della L. 2.2.1939, n. 302). A. RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA' (esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione). B. Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie) La relazione deve:
La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a: C. SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.
Dovranno inoltre essere specificati:
N.B.: 12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione). 13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).
Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere: 1. Planimetria rappresentante: a l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica; b le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame; c la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo. 2. Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi). 3. Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame. N.B.: 4. Piante, sezioni, prospetti in scala 1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico, la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore. Le sezioni dovranno indicare l'altezza in gronda dell'edificio rispetto al piano percorribile dai mezzi di soccorso e le quote dei singoli piani, nonché l'altezza libera interna di ciascun piano. 5. Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:
6. Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:
7. Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:
8. Eventuale documentazione illustrativa o fotografica. N.B.: a. variazione di altezza, di superficie o di volume; b. modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione; c. modifiche distributive o di destinazione; devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".
1. Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G. 2. La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico. 3. In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere: 4 relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica: 5 la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; 6 la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori; 7 i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici; 8 i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; 9 le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..
3. In caso di modifica o ampliamenti di
impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già
stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di
progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione
tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche
e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti
dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi
dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto
degli interventi).
Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo. Alla richiesta dovranno essere allegati: § Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con timbro dell'Ufficio Spettacolo della Prefettura di Firenze e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).
1. Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze. 2. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. 3. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. Si ricorda che il codice deontologico richiede
che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato
in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica,
riparazione e manutenzione degli impianti.
1. Verbali di collaudo, redatti da tecnico
abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento
ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate,
torri faro, scale, parapetti, ecc.). 2. Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.
1. Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A); 2. Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B); 3. Calcolo del carico di fuoco; 4. Verbale di prova a pressione dei serbatoi; 5. Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas; 6. Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza; 7. Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio. Normativa di riferimento:
MOSTRE, ESPOSIZIONI TEMPORANEE E SPETTACOLI IN EDIFICI NON AVENTI LE CARATTERISTICHE TIPICHE DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO (scuole, capannoni industriali, esercizi commerciali, ecc.): Erogazione del servizio: In questi casi, la Commissione, tramite il Comune e su richiesta del proprietario dell'immobile o di chi ne abbia la disponibilità non occasionale, fornisce un parere di fattibilità e conseguentemente verifica, con sopralluogo, l'agibilità della struttura con riferimento a un dato allestimento. Documentazione necessaria: RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA' (esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione). § Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie) La relazione deve:
La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a: § SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.
Dovranno inoltre essere specificati:
N.B.: 12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione). 13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).
Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere: 1. Planimetria rappresentante: § l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica; § le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame; § la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo. 2. Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi). 3. Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame. N.B.: 4. Piante, sezioni, prospetti in scala
1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei
singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente
in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico,
la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le
file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale
dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore. Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:
Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:
5. Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:
6. Eventuale documentazione illustrativa o fotografica. N.B.: a. variazione di altezza, di superficie o di volume; b. modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione; c. modifiche distributive o di destinazione; devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".
1. Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G. 2. La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico. 3. In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere: § relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica: § la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; § la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori; § i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici; § i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; § le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..
3. In caso di modifica o ampliamenti di
impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già
stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di
progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione
tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche
e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti
dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi
dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto
degli interventi). RICHIESTA DI VERIFICA DELL'AGIBILITA' (sopralluogo a fine lavori) Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo. Alla richiesta dovranno essere allegati: § Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con il timbro della Prefettura e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).
1. Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze. 2. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. 3. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. Si ricorda che il codice deontologico richiede
che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato
in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica,
riparazione e manutenzione degli impianti.
1. Verbali di collaudo, redatti da tecnico
abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento
ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate,
torri faro, scale, parapetti, ecc.). 2. Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.
0. Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A); 1. Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B); 2. Calcolo del carico di fuoco; 3. Verbale di prova a pressione dei serbatoi; 4. Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas; 5. Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza; 6. Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio. Relativamente all'impianto elettrico, dovranno inoltre essere forniti:
MOSTRE ED ESPOSIZIONI IN EDIFICI STORICI E ARTISTICI. Erogazione del servizio: In questi casi, la Commissione, tramite il Comune e su richiesta del proprietario dell'immobile o di chi ne abbia la disponibilità non occasionale, fornisce un parere e verifica con sopralluogo la possibilità di effettuazione di iniziative quali quelle sopra indicate in edifici pubblici e privati soggetti ai vincoli di cui alle leggi 1.6.1939, n. 1089 e 29.6.1939, n. 1497. Documentazione necessaria: Se l'allestimento è soltanto temporaneo, valgono le verifiche di seguito indicate: RICHIESTA DI PARERE DI FATTIBILITA' (esame progetto di nuova realizzazione o di ristrutturazione). § Relazione tecnica generale (da produrre in 3 copie) La relazione deve:
La relazione deve inoltre fornire, possibilmente con elaborati separati, dettagliate informazioni relative a: § SERVIZI IGIENICI, con specifici riferimenti a quanto prescritto dalla circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendi, n. 16 del 15.2.1951.
Dovranno inoltre essere specificati:
N.B.: 12. La relazione tecnica dovrà in ogni caso essere comprensiva di un calcolo della capienza del locale o impianto sportivo, elaborato sulla base delle vigenti norme di sicurezza (superficie e vie di esodo) e di igiene (volume e ricambi d'aria del locale, con particolare riferimento all'eventuale impianto di aerazione). 13. Si ricorda che i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ivi compresi quelli destinati a locali di pubblico spettacolo, ovvero alla loro ristrutturazione, devono essere conformi alla vigente normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 9.1.1989, n. 13 e D.M. 14.6.1989, n. 236 - in G.U., S.G. n. 145 del 23.6.1989, S.O. n. 47 - nonché L. 5.2.1992, n. 104 - in G.U., S.G., n. 39 del 17.2.1992, S.O. n. 30).
Gli elaborati grafici (quotati, datati, firmati e timbrati dal professionista abilitato che li ha redatti e vistati dal legale rappresentante dell'attività), dovranno comprendere: 1. Planimetria rappresentante: § l'area interessata dall'attività esistente o in progetto nel contesto della viabilità pubblica; § le aree e gli insediamenti confinanti o prossimi per una distanza di almeno 100 mt. dal perimetro dell'edificio o dall'attività sottoposta ad esame; § la presenza di eventuali infrastrutture o di impianti di rilievo (elettrodotti, ferrovie, gasdotti ecc.), con indicazione della loro distanza dall'attività nel punto più prossimo. 1. Planimetria quotata rappresentante l'area occupata dall'attività, con indicazione delle destinazioni dei locali o degli edifici sovrastanti e sottostanti, a confine o prossimi (attività commerciali, artigianali, industriali, attività aperte al pubblico, a rischio specifico, cabine di trasformazione dell'energia elettrica, di riduzione o misurazione del gas, depositi di materiali combustibili, di liquidi infiammabili od esplosivi). 2. Sezioni quotate trasversali e longitudinali in scala 1:500, che evidenzino, per un'area comprendente l'attività e la zona esterna circostante, il profilo dei corpi di fabbrica e degli edifici circostanti, con l'indicazione delle loro destinazione e distanza dall'attività in esame. N.B.: 3. Piante, sezioni, prospetti in scala
1:100 degli interni, che consentano di rilevare la destinazione di uso dei
singoli locali, le loro dimensioni e superfici. Una planimetria, preferibilmente
in scala 1:50, dovrà indicare in dettaglio, per le sale destinate al pubblico,
la disposizione degli arredi, dei sedili, delle poltrone, la distanza tra le
file, la larghezza dei corridoi nei punti di minore ampiezza, il numero totale
dei posti, il numero di file e di posti di ciascun settore. Dalle tavole allegate dovrà essere agevolmente rilevabile:
Per l'impiantistica, dovrà essere reso evidente:
4. Pianta e sezione, in scala 1:50, dei locali ed impianti a rischio specifico (depositi dei liquidi infiammabili e delle sostanze facilmente combustibili, centrali termiche, gruppi elettrogeni, sale motori, ecc.) indicanti:
5. Eventuale documentazione illustrativa o fotografica. N.B.: a. variazione di altezza, di superficie o di volume; b. modifiche alle strutture, agli elementi di chiusura o di separazione; c. modifiche distributive o di destinazione; devono essere integrati con elaborati grafici dello stato iniziale e dello stato sovrapposto in "giallo rosso".
1. Nel caso di nuova realizzazione, trasformazione o ampliamento di impianti esistenti, dovrà essere prodotta idonea documentazione di progetto redatta secondo le norme di buona tecnica e in particolare secondo la vigente guida CEI 0-2 fasc. 2459G. 2. La documentazione dovrà essere tale da consentire un'idonea valutazione dell'impianto progettato, la sua realizzazione da parte dell'installatore in conformità alla regola d'arte e il suo regolare funzionamento in relazione all'uso e all'ambiente specifico. 3. In particolare, la documentazione di progetto da presentare, in conformità alla citata guida CEI, dovrà comprendere: 1. relazione descrittiva, conforme all'art. 2.2.1 della guida CEI 0-2. In particolare, dovrà essere precisato, con riferimento alle vigenti norme di buona tecnica: § la classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di collegamento a terra, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; § la modalità di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, con specifico riferimento al potere di interruzione dei dispositivi di interruzione, al coordinamento della corrente nominale degli stessi con le portate dei conduttori nelle relative condizioni di posa, al coordinamento dell'energia passante degli stessi con le sezioni e le caratteristiche dei conduttori; § i criteri progettuali e le particolarità impiantistiche in relazione alla classe del compartimento antincendio e le modalità di installazione delle condutture con particolare riferimento alla propagazione degli incendi (compartimentazione) e alla emissione di gas tossici; § i sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, sia dell'impianto in condizioni normali che di emergenza; § le caratteristiche degli impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, rivelazione, impianti di estinzione incendi, ecc.), con particolare riferimento a: caratteristiche dell'intervento, autonomia, segnalazioni di intervento, prestazioni illuminotecniche, indipendenza da altri impianti, ubicazione delle sorgenti di alimentazione centralizzate, resistenza al fuoco delle condutture, ecc..
3. In caso di modifica o ampliamenti di impianti elettrici preesistenti, la cui documentazione di progetto fosse già stata presentata alla C.P.V.L.P.S., dovrà essere fornita la documentazione di progetto sopraindicata limitatamente agli interventi effettuati. Nella relazione tecnica e negli elaborati grafici, dovranno essere ben evidenziati le modifiche e gli ampliamenti effettuati (in particolare, le modifiche e gli ampliamenti dovranno poter essere individuati anche attraverso uno schema a blocchi dell'intero impianto elettrico, sul quale siano evidenziati i blocchi oggetto degli interventi). Infine dovrà essere verificata accuratamente la compatibilità delle nuove parti di impianto con l'impianto preesistente. RICHIESTA DI VERIFICA DELL'AGIBILITA' (sopralluogo a fine lavori) Terminato l'intervento di nuova realizzazione o di ristrutturazione, dovrà essere presentata, sempre per il tramite del Comune, la richiesta di sopralluogo per la verifica dell'agibilità del locale o impianto sportivo. Alla richiesta dovranno essere allegati: § Una planimetria, da produrre in due copie, indicante lo stato di fatto del locale, quale risulta alla fine dei lavori effettuati, con indicazione degli arredi fissi, dei percorsi di esodo, delle uscite comprese quelle di sicurezza. Verificata l'agibilità, una copia della planimetria verrà restituita al richiedente con timbro della Prefettura e firma, per l'approvazione, dei componenti della Commissione (tale copia dovrà essere conservata ed esibita in occasione di future verifiche).
1. Verbale di collaudo dell'impianto elettrico da parte di professionista abilitato ed iscritto ad Albo professionale, nell'ambito delle proprie competenze. 2. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. 3. Copia della denuncia dell'impianto di protezione contro i contatti indiretti alla A.S.L. o all'I.S.P.E.S.L. e copia dell'ultimo verbale di verifica da parte del funzionario dell'Autorità competente. Si ricorda che il codice deontologico richiede
che il collaudo debba essere effettuato da tecnici che non abbiano collaborato
in alcuna forma alla progettazione, costruzione, installazione, modifica,
riparazione e manutenzione degli impianti.
1. Verbali di collaudo, redatti da tecnico
abilitato, dell'intero edificio o impianto sportivo con particolare riferimento
ai diversi elementi strutturali (solai, palchi, soppalchi, tribune, gradinate,
torri faro, scale, parapetti, ecc.). 2. Se la data dei suddetti verbali è anteriore di oltre dieci anni, o se l'intervento realizzato è comunque tale da interessare la staticità dell'edificio o dei singoli elementi, dovrà essere prodotto un aggiornato certificato di idoneità statica, rilasciato da professionista abilitato.
1. Certificazioni sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali di separazione e di compartimentazione (Modello A); 2. Certificazioni sulla reazione al fuoco dei materiali di arredamento e rivestimento e dichiarazione della loro posa in opera redatta su apposito modello (Modello B); 3. Calcolo del carico di fuoco; 4. Verbale di prova a pressione dei serbatoi; 5. Verbale di collaudo degli impianti di distribuzione del gas; 6. Certificazione di omologazione delle apparecchiature di sicurezza; 7. Verbale di prova di funzionamento dei presidi antincendio. In ogni caso, la documentazione tecnica dovrà essere redatta con specifico riferimento a quanto previsto dal decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali 20.5.1992, n. 559 (in G.U., S.G., n. 52 del 4.3.1993). In particolare, dovrà essere preventivamente acquisito il nulla-osta della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici e prodotta una nota della stessa Soprintendenza che accerta, ai sensi dell'art. 13 del citato decreto ministeriale, la superficie complessiva dell'area dell'edificio destinata all'iniziativa. MANIFESTAZIONI VARIE ALL'APERTO (in particolare, concerti): Documentazione necessaria: La documentazione da presentare per il parere di fattibilità dovrà rendere conto: 1. della delimitazione dell'area destinata all'iniziativa; 2. delle strutture progettate per lo stazionamento del pubblico e per l'esibizione degli artisti. In sede di sopralluogo di verifica dell'agibilità dovrà essere resa disponibile, oltre alla documentazione sopra elencata relativa agli impianti elettrici, una certificazione di corretto montaggio di tutte le strutture allestite (per il pubblico e per gli artisti), redatta da professionista abilitato, corredata del relativo collaudo statico. |